Accanto ai parametri fisici degli impianti di lavaggio ad acqua quotidianamente monitorati nell’ottica di garantire il massimo risultato di pulizia finale, è importante per un’azienda scegliere con attenzione il tipo di detergente valutandone con scrupolosità i livelli di concentrazione.
Sono questi i fattori chiave che permettono di raggiungere una condizione di stabilità dell’intero ciclo di lavaggio, garantendo al cliente una pulizia finale di qualità.
Durante le fasi di lavaggio delle parti metalliche il detergente, dal momento in cui entra in contatto con le superfici contaminate, si consuma lentamente riducendo il proprio livello di concentrazione: questo ha un effetto negativo sulla qualità dell’intero processo di pulizia.
I residui di sporco rimossi dalla parti metalliche si accumulano nel detergente consumandolo, perciò è da considerarsi fondamentale che l’attrezzatura impiegata per la pulizia delle parti:
Al problema della qualità del lavaggio si aggiunge quello dei costi associati all’intero ciclo di lavaggio in termini di attrezzatura, energia, deperibilità e manodopera.
Sulla base delle caratteristiche chimiche del contaminante e del materiale di base, è possibile scegliere tra diverse tipologie di detergente.
La misurazione della concentrazione del detergente dovrebbe essere eseguita tenendo conto dei seguenti valori:
Possiamo senza dubbio affermare che tra tutti i parametri descritti quello della tensione superficiale è da considerarsi come migliore quando si ha la necessità di misurare il livello di efficacia del detergente.
I residui di sporco e contaminanti estratti dal detergente in un impianto di lavaggio ad acqua possono essere:
I residui di sporco e contaminanti solidi flottanti possono essere eliminati attraverso un convettore che agisce in superficie, scaricando i rifiuti in un apposito contenitore.
I residui di sporco che sono finiti sul fondo della tanica contenente la soluzione detergente possono essere estratti mediante un sistema di rimozione automatico della melma che trascina il convettore e raschia il fondo della stessa; i rifiuti raccolti vengono poi gettati in appositi contenitori.
Per quanto riguarda le sospensioni solide, la scelta dell’iter di pulizia del detergente viene fatta sulla base della gravità e della grandezza delle particelle da separare: solitamente le aziende del nostro settore propongono il metodo della centrifuga o l’installazione nell’impianto di un sistema di filtraggio dedicato che filtra la soluzione detergente.
I contaminanti disciolti, le soluzioni acquose leggermente alcaline e le acque di risciacquo vengono invece trattate attraverso l’evaporazione.
Grassi e olii flottanti possono essere eliminati attraverso schiumarole o il continuo travaso all’interno di separatori di fluidi che operano in base alla differenza di densità dei due fluidi.
Infine, nel caso di olii emulsionati risultano efficaci i sistemi di ultra filtraggio.
Prima di chiudere è doveroso fare riferimento anche ad altri tre fattori che impattano in modo più o meno negativo sulla vita utile e sui costi associati alle macchine per il lavaggio di componenti metallici:
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